giovedì 22 maggio 2014

Napoli: scoprire la città senza pregiudizi! 1) Spaccanapoli e il Decumano Maggiore

Doverosa premessa: ripartiamo da Napoli con un poco di nostalgia per la città e per i suoi abitanti, tanto che la sera prima della partenza invio questa lettera a Il Mattino che la pubblica il giorno dopo che bella napoli senza pregiudizi
...
Dopo vari tentennamenti su dove trascorrere il ponte lunghissimo di Pasqua, varie mete cassate reciprocamente, finalmente partoriamo la meta che fa piacere ad entrambi: Napoli, una settimana!
Giovanna è la prima volta che la visita mentre a me fa piacere ritornarci. La decisione è presa: il 10 aprile, con ben 7 gg di anticipo sulla partenza, prenotiamo i mezzi... Sì, di mezzi stavolta ne useremo di due tipologie: all'andata grazie ad una felice intuizione di Giovanna ci affidiamo al car polling  (http://www.blablacar.it/), mentre al ritorno useremo Italo

Partenza di mezza mattina da Milano con un furgone Ducato su cui troviamo altri compagni di viaggio che sfruttano la stessa opportunità per una spesa che si aggira intorno ai 40 € a testa. Compagnia pregevole e di grande spessore culturale, alla guida un attore teatrale con al fianco la sua compagna scenografa, Filippo ed Eleonora.Il viaggio trascorre in amenità senza intoppi e raggiungiamo dopo circa 8 ore la meta,ed il nostro appartamento grazie alla cortesia di Filippo che ci accompagna sino alla porta.

L'appartamento è veramente grazioso dotato di ogni comfort e di tutto il necessario per il breakfast, caffè tea, camomilla dolci ... il nome è tipicamente partenopeo, la traduzione di B&B, cioè Latt e Liet. Ubicato nei pressi di piazza Municipio, è servito da varie linee di autobus e il capolinea dei tram 1 e 4. Sotto casa una pasticceria bar veramente egregia, due trattorie, due pizzerie ed il molo Beverello per gli imbarchi per le isole. Dalla nostra posizione in poco meno di 200 mt si raggiunge via Toledo, Piazza del Plebiscito e l'Università.
Dopo una notte trascorsa a cogliere il rumore del traffico, cosa che poi non accadrà più, il mattino optiamo per un caffè (insuperabile) e pastarelle (danno dipendenza causa eccesso di bontà) sotto casa. 
Napoli è un  grande scrigno di tesori che talvolta sono proprio nascosti così bene che non si riesce a vedere, tuttavia grazie ai napoletani che ovunque ci vengono in aiuto riusciamo ad approfittarne.
Qui di seguito elenchiamo alcuni luoghi sacri,musei, tesori nascosti (almeno 4!) che abbiamo visitato nel nostro soggiorno e che per non annoiarvi abbiamo diviso in parti, a consiglio di chi ci leggerà di farne un uso e abuso personale:
Partiamo da Piazza Carità, ed incontriamo Sant'Anna dei Lombardi in piazza MonteOliveto di Gaetano Sacco (XIV sec) con la Cappella Piccolomini., Cappella del Compianto del Mazzoni e la sacrestia del Vasari (gratis),


cappella Piccolomini




Cappella Vasari


Cappella del Compianto













il Complesso Monumentale di S. Chiara, comprendente Chiesa, Monastero e Convento Chiostro in via Benedetto Croce (Spaccanapoli) del 1300; l'ingresso al chiostro costa €6 con visita anche agli scavi delle prime terme romane, l'orario è continuato fino alle 17.30.
Innanzi il complesso si trova la Chiesa del Gesù Nuovo  o Trinità Maggiore che è una delle più importanti chiese basilicali di Napoli; si erge in piazza del Gesù Nuovo ed è situata ad ovest dell'antico decumano inferiore. Da osservare le pietre scolpite che compongono la facciata che riportano ognuna di loro una lettera dello scalpellino in aramaico. Proseguendo sulla B.Croce o Spaccanapoli ci si trova davanti a Palazzo Venezia, sede della prima ambasciata nel mondo, la Repubblica veneta, intorno al 1565, riaprì una sua rappresentanza diplomatica a Napoli. L'ingresso è gratuito salite le scale dalla sala delle carrozze e giungete ad un giardino pensile ricco di cultivar medio orientali di alto fusto. Attraversatelo e vi troverete nella Casa Pompeiana...
casina pompeiana
Si giunge ora nella Piazza di S.Domenico Maggiore:  è uno dei luoghi più significativi della città perché, storicamente, rappresenta il limite orientale delle mura greche di Neapolis. Trovandosi nel cuore del centro storico partenopeo, la piazza è crocevia di due importanti strade della città: Spaccanapoli (il decumano inferiore est-ovest) e via Mezzocannone (cardine che taglia sud-nord).
A questo punto si può scegliere se proseguire diritto per giungere a San Gregorio Armeno, girare a destra per via Mezzocannone in discesa costeggiare il complesso universitario della Federico II e giungere in Corso Umberto I, oppure girare a sinistra in leggera salita percorrere Vico San Domenico Maggiore ed alla prima a destra via de Sanctis Francesco giungere alla Cappella Sansevero



All'interno un trionfo di marmi e sculture che culminano con il Cristo Velato; al di sotto si trovano le macchine anatomiche.Ritornando sulla piazza proseguiamo dritto ed incontriamo la Chiesa di Sant'Angelo a Nilo che conserva un opera scultorea in bassorilievo di donatello, commemorante il sepolcro del cardinal, Brancaccio. Proseguendo su questa strada che ora si chiama San Biagio dei Librai, dopo la Chiesa di San Nicola, incontriamo il Monte di Pietà con la Cappella omonima. Ed alla fine ci siamo pochi passi e a sinistra incrociamo Via San Gregorio Armeno, il cuore dei presepi della "napoletanità". Tra statuette di presepi statue di giocatori del Napoli, attori benedicenti e corni portafortuna non testati si giunge al complesso Monastico di San Gregorio (o chiesa di S.Patrizia) ingresso in Vico Giuseppe Maffei (osservate la foto per orientarvi). E' aperto solo due ore al giorno di mattina e se siete fortunati troverete laica di Reggio Emilia che vive all'interno del monastero che vi farà da guida. Preparatevi ad un viaggio a ritroso nel tempo ed alla scoperta di tesori nascosti(la fontana a varie tonalità cromatiche di acqua in uscita, la prima cucina...). All'uscita è gradita un'offerta (quindi anche il sottoscritto piuttosto braccino ha aperto solennemente la borsa, e sottolineo solennemente) in quanto il monastero accoglie minori a rischio. Vietato scattare foto proprio per questo motivo (la presenza di diversi minori appartenenti a clan avversari).
A poche decine di metri si trova la Basilica di San Lorenzo Maggiore che è una delle più antiche chiese di Napoli. Si trova nel centro antico della città, presso piazza San Gaetano.Giovanni Boccaccio la definì "grazioso e bel tempio" e si dice che qui egli incontrò Fiammetta nel 1334, mentre nel 1346 Francesco Petrarca dimorò nel convento annesso.
Vicino alla piazza a sinistra si trova l'ingresso alla visita guidata a Napoli Sotterranea: cave di tufo greche, acquedotto e gallerie viarie di epoca romana, tunnel borbonico, ricoveri antiaerei, museo della guerra, museo dell’acqua, museo del presepe napoletano.Tour della durata di circa 2 ore costa 10€.
Siamo ora sul Decumano maggiore in posizione centrale su via dei Tribunali, in piazza San Gaetano, la quale sorge sull'area in cui insisteva in epoca greca l'agorà della città, divenuta poi in epoca romana foro . Il Decumano Maggiore  è una delle strade più importanti del centro storico di Napoli (dichiarato nel 1995 patrimonio dell'umanità) e corrisponde all'odierna via dei Tribunali seguendo ancora interamente l'antico asse viario greco.
Proprio perché si tratta di una struttura stradale originaria dell'antica Grecia, sarebbe più opportuno parlare di plateia e non di "decumano", denominazione di epoca romana che per convenzione ha sostituito l'originaria.
Il decumano maggiore inizia grosso modo da port'Alba e piazza Bellini (dove sono presenti le prime mura greche del centro storico di Napoli) continuando per via San Pietro a Majella e per via dei Tribunali, la quale incrocia con via Duomo per poi terminare al Castel Capuano. Quest'ultimo è il motivo per il quale, la strada, è stata chiamata sin dal Cinquecento strada dei Tribunali. Infatti, il castel Capuano, sin dagli inizi del XVI secolo, per volontà di Don Pedro di Toledo, assunse il ruolo di tribunale della città. 
Bene allora muovete i piedini e sulla piazza prendete via dei tribunali a destra e proseguite per circa 100 mt e vi troverete all'incrocio con Via Duomo. Ma che ore sono? Ora di pranzo? Fortunelli 20 mt prima dell'incrocio sulla sinistra c'è la REGINA DEI TRIBUNALI ex PIZZERIA DEL PRESIDENTE, : qui la mangiò anche Clinton e voleva pagare persino! prendete la pizza da passeggio, di quelle da mangiar per strada, ma attenti!!! si tratta di una vera pizza per 1€ e non della solita nordica "pizzetta". Altrimenti sedetevi ed assaggiate la Pizza fritta. Tutte le pizze hanno prezzi contenuti e competitivi così come la birra rigorosamente Nastro Azzurro. allora? Mangiato?Fatto pipì? Tra due orette anche il dolce, a merenda!
E si riparte! All'incrocio a sinistra risaliamo leggermente Via Duomo e dopo cento metri ci troviamo tra due gioielli di Napoli: la QUADRERIA GIROLAMINI con chiostro chiesa e Quadreria. Le opere conservate sono esposte in ordine cronologico e rappresentano donazioni effettuate all'ordine a partire dall'anno di fondazione del complesso. Queste, in piccola parte sono appartenenti ad un nucleo cinquecentesco di dipinti di scuola nord-europea, mentre la restante parte riguarda importanti opere a tema sacro di scuole prevalentemente meridionali.

Oratorio 
Chiostro
 La maggior parte delle tele proviene da pittori appartenenti alla scuola napoletana, come Battistello Caracciolo, Andrea Vaccaro, Massimo Stanzione, Francesco Solimena e Luca Giordano. Non mancano nel complesso anche numerose opere del Ribera ed alcuni lavori di Guido Reni e Francesco Gessi. Purtroppo la Biblioteca ricchissima si trova sotto sequestro cautelare. Ingresso € 10 compreso l'Oratorio di San Filippo Neri. I biglietti si acquistano alla biglietteria del tesoro di San Gennaro dall'altra parte della strada, dove si trova il DUOMO  di NAPOLI  dove fanno 'o miracolo di San Gennaro, e non solo. di lato troviamo il MUSEO TESORO SAN GENNARO che secondo studi fatti da un pool di esperti che hanno analizzato tutti i pezzi della collezione, il tesoro di san Gennaro sarebbe addirittura più ricco di quello della corona d'Inghilterra della regina Elisabetta II e degli zar di Russia.
Stanchi? Dai un ultimo sforzo che dopo vi porto a mangiare la sfogliatella, riccia o liscia.
Ritorniamo all'incrocio e stavolta giriamo a sinistra, per via dei Tribunali proseguiamo sino a giungere al PIO MONTE DELLA MISERICORDIA. Nato come istituzione benefica, tra le più antiche e tutt'oggi tra le più attive della città, l'intero complesso (chiesa e palazzo) ospita pitture seicentesche della scuola napoletana e la tela delle Sette opere di Misericordia del Caravaggio, eseguita durante il primo soggiorno a Napoli del pittore lombardo


Ingresso € 7,50 comprese le audioguide.(un'ora circa, da vedere il palchetto e la sala del consiglio). Al piano superiore incontrerete uno dei curatori del museo, Maurizio: insieme ai colleghi una superlativa compagnia di conoscitori dell'arte...e chiedete di Stefano a S.Anna dei Lombardi...fidatevi!!
Usciamo riprendiamoci il documento di identità per il deposito delle audioguide e a destra superato l'ex Ospedale con Farmacia annessa, oggi sede del Comune di Napoli -  SACS Lorenzo - Vicaria giungiamo a Castel Capuano. Dopo il Castel dell'Ovo, il più antico castello di Napoli. Di origine normanna, è situato allo sbocco dell'attuale via dei Tribunali ed è sede della sezione civile del tribunale di Napoli. Deve il suo nome al fatto di essere ubicato a ridosso di Porta Capuana, che si apre sulla strada che conduceva all'antica Capua. Fra le sale interne di Castel Capuano, una delle più interessanti è certamente il Salone della Corte d'Appello, con affreschi di Antonio Cacciapuoto e altri artisti, eseguiti alla fine del XVIII secolo. Il ciclo raffigura allegorie delle province del regno: la provincia dei Marsi, dei Vestini, dei Picentini, degli Irpini, la Lucania, il Brutium Citerius e il Brutium Ulterius. La sala dei Busti, situata al primo piano, ospita oggi i busti in marmo degli avvocati più famosi del foro di Napoli. In precedenza era la sala dove si tenevano le udienze pubbliche della Camera della Sommaria. Considerato il cuore del castello, oggi vi si celebrano gli avvenimenti solenni e si convocano riunioni straordinarie.


 Anche in questa sala gli affreschi ripropongono dodici figure femminili rappresentanti le province del regno: le figure poggiano su altrettanti piedistalli, intervallati fra loro da finte colonne. Il soffitto fu affrescato da Biagio Molinari di Trani ed è diviso in tre campi, ciascuno dei quali celebra la forza ed il trionfo della Giustizia. alla sala dei Busti (o salone dei Busti) si accede alla cappella della Sommaria, una sala a pianta quadrata con pareti cieche realizzata verso la metà del Cinquecento.


La sala che oggi ospita la biblioteca fu sede del Gran Consiglio durante il regno degli Angioini, poi sala di udienza della Gran Corte Criminale nel periodo borbonico. Qui furono processati anche i patrioti che parteciparono alla rivoluzione del 1848 contro Ferdinando II. La Biblioteca, trasferita qui da ambienti adiacenti, fu inaugurata il 19 luglio 1896 ed ospita circa 80.000 volumi tra cui rarissime opere dei secoli XVI, XVII e XVIII che costituiscono nel loro insieme il cosiddetto Fondo Antico.
All'ingresso del castello si trova la prima Legge scritta scolpita nel marmo: in posizione opposta si trova una colonna dorica mozzata dove presumibilmente i ladri poggiava la mano che veniva taglia, a monito del reato. Per chi avesse ancora un pò di benzina girate intorno al castello e giungete a Porta Capuana dove nel giardino si trova ancora la colonna infame.
Su una base quadrata di pietra  si ergeva una colonna di marmo bianco che veniva indicata come la "colonna infame della Vicaria".

Ma a cosa serviva? Secondo vecchie leggi, quando un fallito dichiarava di non possedere più niente e, quindi, di non poter più assolvere ai suoi debiti, doveva salire sulla base della colonna, abbassarsi le brache, mostrare il fondoschiena nudo ai suoi creditori e pronunciare le parole "Cedo Bonis" che in latino significa "sono morto per i beni di fortuna". 
Il gesto delle brache abbassate, invece, voleva far intendere a tutti come era ridotto.
Nel 1546, Don Pedro, abolì la vergognosa esibizione sostituendola con un'altra più dignitosa: il debitore, dopo che il suo nome e la formula d'uso erano stati gridati dall'esecutore della sentenza, doveva restare dritto accanto alla colonna, a capo scoperto, per un'ora, davanti ai suoi creditori. 
Anche quest'usanza, però, ebbe poi fine grazie a Carlo III di Borbone che l'abolì, facendo abbattere definitivamente la colonna infame. 
Ben più a lungo durò, invece, l'uso che si fece della base della colonna. Essa, infatti, divenne il luogo di esposizione dei corpi senza vita delle persone decedute tragicamente, al fine di permetterne il riconoscimento: una sorta di sala mortuaria all'aperto. Una macabra usanza che durò fino al 1856, quando venne anch'essa, definitivamente soppressa.
Ed ora i piedini sono bollenti le gambe fanno "Giacomo Giacomo" e gli zuccheri bassi: quindi dolcino!! siamo a pochissima distanza da Piazza Garibaldi sede della Stazione Centrale che raggiungiamo percorrendo Via Poerio. Raggiungiamo la stazione e a sinistra per Corso Novara raggiungiamo in breve Via Meridionale e al n.16 troviamo la Pasticceria Tizzano : dal 1960 la pasticceria Tizzano è considerata la fonte del babà. Qui trionfa la tradizione, cambiano soltanto le misure, che vanno dalle porzioni singole a quelle in formato torta ricoperte di mini babà.


 Dalla stazione attraverso rampe tecnologiche e futuriste scendiamo verso la metropolitana che è un museo tra stazioni.... ma questo sarà l'argomento di domani. Adesso torniamo a casa perchè stasera andiamo da Leonardo nei pressi della stazione centrale. III Trav. Garibaldi, 16/17, Via C.Carmignano 75, 081200263. Tutto buono, cucina ottima e semplice. Si spende poco.... e vi assicuro che la realtà è stata ancora meglio...a domani